LE BABURECENSIONI: Templari e Giovanniti nel Mezzogiorno normanno-svevo. Insediamenti e uomini di Vito Ricci

 


Leggere “Templari e Giovanniti nel Mezzogiorno normanno-svevo. Insediamenti e uomini”, saggio storico di Vito Ricci per D’Amico Editore (2022), significa mettersi in viaggio e andare a ritroso nel tempo per ricostruire le fila della frammentata storia degli ordini religioso – militari nel Mezzogiorno italiano.  L’autore, assiduo studioso della storia economica e sociale in Terra di Bari tra Medioevo e prima Età moderna, ne approfondisce l'argomento, curandone gli aspetti umani, insediativi e strategici. 

Infatti, come afferma nella prefazione Helen J. Nicholson, docente di Storia medievale all’Università di Cardiff, “Templari e Ospitalieri non furono esclusivamente ordini religiosi – militari presenti in Terrasanta; essi operarono anche nell’Europa occidentale” e l’Italia “fu una delle principali aree di insediamento e attività”.  
In questo quadro, il Meridione italiano svolse un importante ruolo nella storia di questi ordini per le sue coste protese strategicamente verso la Terrasanta e la viabilità dei suoi tracciati, descritti dall’autore come ulteriore motivazione per l’innesto di strutture militari-religiose a Sud. Fonti alla mano, Vito Ricci ci conduce nell’epoca normanno-sveva che “fu per templari e giovanniti del Regno di Sicilia momento storico assai importante e significativo”, descrivendone organizzazione, amministrazione ed insediamenti in un quadro complessivo, tra la metà XII secolo e la metà del  XIII. Vi erano domus templari a Foggia o a Molfetta così come a Scodia, in Sicilia.



Croce templare, abbazia di Santa Croce, Sassoferrato (AN)


Tra i molteplici esempi esaminati, insediamenti giovanniti sono attestati anche a Messina e Trani. Gli studi di Vito Ricci sono ulteriormente impreziositi da una efficace descrizione della gerarchia interna degli ordini, visti nella totalità della familia comprendente non solo membri religiosi ma anche laici, i cosiddetti associati, confratelli o consorelle sposati, accolti “nella confraternita con la condivisione dei benefici e delle devozioni della casa templare”.  Pro redemptione anima, dopo una vita onesta, alla morte costoro avrebbero donato all’Ordine parte dei loro beni. Come attestato nelle nutrite fonti consultate dall’autore, tra i tanti esempi di oblati riportati nel saggio, si citano Avenia Corvulini che offrì una vigna a Minervino Murge, Odo Scarpa di Messina autore della cessione della chiesa di San Michele e di alcune terre o Oberto di Albenga, converso de Templo, uno dei tanti familiares appartenenti all’Italia centro- settentrionale documentati tra XII e XIII secolo.  
Il prestigio di questi ordini approfonditi dallo studioso, determinato nel ricostruirne le tracce nonostante la documentazione frammentaria, trova nel saggio degna attenzione. La cura e l’organizzazione interna del volume, con la chiara suddivisione tra prefazione, capitoli, conclusione e postfazione, rendono ordinato lo scorrere delle pagine, scritte in stile accademico e accessibile, corredate da mappe e schemi illustrativi dei dati ricercati. Il lettore potrà apprezzare non solo l’indagine scientifica ma anche la grande attenzione riservata al dato umano che traspare chiaro e pulsante dalle fonti documentarie citate nel saggio. Il lavoro di Vito Ricci è pregevole e meticoloso, “paziente tessitura” dei pochi frammenti di una storia che non deve essere dimenticata. 







Sinossi: 

Il Mezzogiorno italiano, soprattutto in epoca normanno-sveva, ricoprì un ruolo determinante nella storia e nelle vicende degli Ordini religioso-militari, in particolare, e del movimento crociato più in generale. La posizione geografica della penisola forniva una serie di facilitazioni nei rapporti con la Terrasanta. Al fattore geografico ben presto se ne aggiunse uno ulteriore di natura economica: lo sfruttamento della terra con l'impianto di aziende dedite all'agricoltura e all'allevamento ovino. In questo lavoro si esamina la rete degli insediamenti degli Ordini, le strategie insediative e un aspetto dell'organizzazione spesso trascurato, quello relativo alla familia, ovvero tutti quei laici, che a vario titolo, gravitavano intorno al mondo dei cavalieri. 



L’autore: 


Vito Ricci, nelle sue ricerche, si interessa della storia economica e sociale in Terra di Bari tra Medioevo e prima Età moderna e della presenza degli Ordini religioso-militari nel Mezzogiorno italiano, con particolare riguardo alle strategie insediative e all’economia. È socio ordinario della Libera Associazione Ricercatori Templari Italiani (LARTI), del Centro Ricerche di Storia e Arte Bitonto e socio fondatore dell’Associazione del Centro Studi normanno svevi. Ha tenuto interventi sugli Ordini religioso-militari e su argomenti di Storia medievale in incontri, conferenze, seminari e convegni in Puglia e in altre Regioni italiane. 



Dettagli:


Autore: Vito Ricci 

Editore: D'Amico Editore 

Collana: Historia Regni 

Anno edizione: 2022 

In commercio dal: 1° gennaio 2022 

EAN: 9788899821395 



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