Impero e Cristianesimo: le ragioni dell'ostracismo

 




Quando i germani si stanziarono in Occidente, il Cristianesimo era già religione dominante tra le popolazioni greche e latine dell'Impero romano. Infatti, già da molto tempo, l'antica religione era stata affiancata da culti orientali ( Dioniso, Cibele, Mitra). Tra questi culti, a livello embrionale iniziò a circolare anche il Cristianesimo al pari dell'Ebraismo.

La domanda è questa: perchè l'Impero si accanì proprio con i cristiani?

A differenza degli altri culti ritenuti semplici sette da Roma, tollerate in nome del rispetto nei confronti dei fondamentali dettami romani, i Cristiani furono perseguitati perchè ritenuti fuorilegge in quanto restii a tributare aiuto militare all'Impero e a onorare lmperatore non riconosciuto come loro guida in nome del loro Unico Dio. Le persecuzioni, attuate contro i cristiani , furono fatte in nome di questa fondamentale motivazione. Nonostante la caparbia ferocia con cui furono condotte, il Cristianesimo non arrestò la sua crescita. Anzi, gli spunti di dibattito intellettuale e le riflessioni su un nuovo tipo di salvezza arrivarono ben presto a conquistare il jet set dell'epoca , tra cui le classi senatoriali. E come avrebbero potuto, Costantino prima e Teodosio dopo, continuare a perseguitare una religione che ora era seguita dai loro sostenitori politici più ricchi?
Ecco dunque che si spiegano il 313 d.C ( Editto di Costantino, con la libertà di culto per il Cristianesimo) e il 380 d.C dopo ( Editto di Teodosio, Cristianesimo elevato ad ufficiale religione di Stato). L'unico imperatore a tentare di voler ripristinare il Paganesimo dopo il 313 d.C, fu Giuliano per questo definito l'Apostata.

In foto:
Testa monumentale di Costantino,cortile del Palazzo dei Conservatori, presso i Musei Capitolini a Roma.
Giuliano l'Apostata raffigurato su una moneta (360 - 360 d.C).
Teodosio I detto il Grande , ciondolo bizantino sec. IV.






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