Abelardo ed Eloisa


Abelardo ed Eloisa in una miniatura del XIV secolo


La letteratura latina risalente al XII secolo è vastissima: in quel periodo ci fu una rinascita culturale senza precedenti a livello europeo. Le motivazioni furono molteplici:  l'ascesa delle città e di una solida classe cittadina , la volontà dei facoltosi aristocratici di farsi paladini di arte e cultura, la nascita di scuole grandi e ambiziose accanto alle nuove ed imponenti cattedrali, l'aumento demografico e...le crociate che stuzzicarono la fantasia di artisti e scrittori.
In questo secolo così ricco,  fu la Francia  ad avere un particolare primato. E fu qui che si svolse una delle vicende più chiacchierate di tutti i tempi.

Lui, Pietro Abelardo: originario della Bretagna, figlio di un cavaliere della piccola nobiltà . Amante della cultura, rinunciò ai diritti di proprietà  a vantaggio dei fratelli minori per continuare a coltivare gli studi prima tra Loches e Tours con il nominalista Ruscellino e poi a Parigi con Guglielmo di Champeaux e Anselmo di Laon, superandoli in bravura. Questo gli costò inimicizia e invidia tanto forti  da vietargli di insegnare per certo un periodo a Parigi. Scrittore brillante, commentò le opere di Aristotele, Porfirio e Boezio,  firmò opere di stampo logico, filosofico ,teologico, poetico e soprattutto  autobiografico ovvero la famosa Historia calamitatum mearum ("Storia delle mie disgrazie").
Lei, Eloisa: semplicemente la fanciulla più intelligente e colta della Francia. Era la nipote del dotto Fulberto, canonico di Notre - Dame, scrupoloso architetto  del suo iter educativo . Fu infatti educata nel monastero dell'Argenteuil ed ebbe come precettore per un solo anno Abelardo.  Della sua produzione ci rimangono solo quattro lettere ( tre destinate ad Abelardo e una a Pietro il Venerabile) e l'Introduzione e le domande dei suoi Problemata ( ovvero quarantadue problemi sollevati dalla lettura dei testi sacri che, a nome della comunità di cui era diventata badessa, indirizzò ad Abelardo). 


Abelardo ed Eloisa, Edmund Blair Leighton 



La vicenda chiacchieratissima si incentra  sulla la storia d'amore  tra i due. Una vicenda breve ma intensa, finita  non proprio in maniera idilliaca. 
Abelardo, maturo e famoso precettore fu chiamato da Fulberto affinché curasse l'educazione della promettente nipote  Eloisa, all'epoca diciassettenne, di bell'aspetto,   giovane ed intelligente. Tra i due,  un solo anno di amore. Scoperti dallo zio Fulberto, Abelardo ed Eloisa ( tra l'altro  in attesa  del figlio Astrolabio) furono costretti a scappare in Bretagna. Fulberto  pazzo dalla vergogna  volle prima tentare di uccidere Abelardo poi accettò la proposta di un matrimonio riparatore . All'inizio, timorosa della furia familiare, Eloisa rifiutò il matrimonio , convinta che l'odio della suoi parenti non sarebbe mai venuto meno. Solo successivamente si rassegnò all'idea di un matrimonio clandestino, lasciandosi rapire ancora una volta dal compagno che la porterà vestita da monaca all'Argenteuil. Fulberto , impazzito dall'odio, ordinò  ad alcuni sicari di evirare nel sonno Abelardo. Una vendetta ai nostri occhi crudele e gratuita ma al tempo quasi doverosa ( preferendo al risarcimento in  denaro le punizioni corporali). 


Abelardo ed Eloisa sorpresi da Fulberto ,Jean Vignaud, 1819





Entrambi finirono le loro vite in monastero ( Abelardo a Saint - Denis e Eloisa all'Argenteuil)  continuando a coltivare un rapporto epistolare nel quale ai ricordi si mischiano questioni  filosofiche e teologiche.  Questo carteggio è stato ampiamente studiato. Considerato nella totalità autentico, può essere stato alterato nel particolare. E' possibile infatti che Eloisa, sopravvissuta vent'anni ad Abelardo, abbia rivisto e corretto qualcosa di questa corrispondenza, per tramandarla ai posteri in modo coerente.
Se volete approfondire questa storia vi consiglio vivamente di leggere l'Epistolario  ovvero la raccolta delle lettere che i due amanti si sono scambiati nel tempo: è una opera importante non solo dal punto di vista filosofico ma  anche umano , una vicenda così intensa da  stimolare  l'interesse di molti intellettuali nelle epoche successive:  poeti come Alexander Pope ,  romanzieri come Mark Twain, drammaturghi come Howard Brenton e musicisti come Cole Porter.

"Come Abelardo scrisse ad Eloisa,
non dimenticare di mandarmi due righe, per favore"
Just one of those things - Cole Porter









Bibliografia:

Abelardo ed Eloisa. Epistolario , a cura di Ileana Pagani, testo latino a fronte, UTET, 2008
Mt.Fumagalli Beonio Brocchieri, Eloisa l'intellettuale in Medioevo al femminile ( a cura di F, Bertini, F,Cardini, Mt. Fumagalli Beonio Brocchieri, C. Leonardi), Laterza,2005 
P. Dronke, Il secolo XII in  Letteratura latina medievale, un manuale ( a cura di C. Leonardi) , Sismel, 2005;


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