Un caso controverso : Il corvo nei bestiari medievali.

"Un tempo la gente era convinta che quando qualcuno moriva, un corvo portava la sua anima nella terra dei morti. A volte però accadevano cose talmente orribili, tristi e dolorose che l'anima non poteva riposare. Così a volte, ma solo a volte, il corvo riportava indietro l'anima, perché rimettesse le cose a posto."

Il Corvo
( citazione dal celebre film del 1994
tratto dall'omonimo fumetto
di J. O'Barr )


Partiamo da qui, da questa pellicola del 1994 per introdurre l'argomento di oggi.
Parleremo dell'interessante simbologia legata ad un animale molto spesso associato alla morte ,  ritenuto messaggero degli dei. 
II corvo e  la cornacchia sono interessanti volatili dalla complessa e controversa  simbologia. 



La raffigurazione di un uccello nel rosone della cattedrale di Bitonto.


Il corvo è un uccello nero, stridente  dalla fortuna altalenante.
Negli studi di M. Gimbutas relative alle civiltà preistoriche e pre-patriarcali, la Grande Dea ( o Bianca Signora ) , Regina  della Morte e della Rigenerazione è  chiamata Dea Uccello poiché incarna l'ineluttabile sotto forma di vari rapaci tra cui il corvo. Questi volatili , per la loro simbologia e in virtù della loro funzione sacrificale, sono stati ritrovati in alcune tombe megalitiche dell'Europa Occidentale come quella di Isbister ( nelle scozzesi Orcadi ) nella quale sono state scoperte 725 ossa di grandi volatili tra cui corvi e cornacchie.
Durante l'epoca  greco - romana , il corvo era lodato per la sua intelligenza , saggezza , memoria e capacità divinatorie.  Ad esempio, il Crono latino , che ha come parallelo il dio celtico Bran, dio del corvo dai poteri oracolari , fu chiamato Saturno e nelle statue era armato di un coltello da potatore ricurvo come il becco di un corvo , probabilmente una allusione al suo nome derivante dalla radice "kron" o "korn" da cui il greco "korone" e il latino "cornix" ovvero "cornacchia". Il corvo era spesso consultato dagli àuguri greci .
La dea irlandese Morgana ( o Morrigan ) assumeva forma di corvo e sovrintendeva  la morte, preannunciandola. Nelle tradizioni folcloriche europee la Bianca Signora , degradata a strega nei tempi storici, governa l'inverno e la notte , annunciando la sua presenza oscura stridendo come una cornacchia o ululando come un branco di lupi o di volpi. Da qui deriva la figura delle banshee : esseri urlanti  che si manifestano  sotto forma di uccello.
Nelle religioni germaniche  il corvo è l'attributo di divinità basilari come il celtico Lug o l'onnisciente Odino , divinità scandinava che ne ha a servizio ben due, Huginn e Muninn
Nella concezione cristiana, a causa  dell'infedeltà mostrata nei confronti di Noè, il corvo è inteso come infedele, egoista e mangiatore di carogne. La sua  massiccia presenza nel simbolismo pagano inoltre lo ha relegato  tra le creature demoniache.  Il corvo è nero per via del peccato, rappresenta l'uomo corrotto o addirittura il Demonio. E' assolutamente proibito mangiare la sua carne e Sant'Agostino assimilò il suo "cra cra" al "cras , cras " latino ovvero "domani, domani" associandolo così all'umanità indolente e piena di vizi. Come il Diavolo  si ciba di anime, il corvo si nutre delle carogne beccandone gli occhi per arrivare al cervello, sede del pensiero e  dello spirito. E' un volatile cupo, che non si prende cura dei suoi piccoli fin da subito, parricida, cannibale, ingordo, orgoglioso e aggressivo verso gli altri animali ( specialmente l'asino o il toro ) . 
Ma  il corvo non è totalmente un animale negativo.
Infatti , nei bestiari medievali può avere connotazione positiva: secondo quanto riferisce Elia, fu un
corvo  a impedire che San Benedetto fosse avvelenato. Inoltre, data la natura chiacchierina e il nero piumaggio, il corvo è assimilato ad un predicatore benedettino. 


Bibliografia:


M. Gimbutas - Il linguaggio della Dea, Venexia, 1989
M. Pastoreau - Bestiari del Medioevo, Einaudi, 2011
R. Graves - La Dea Bianca, Gli Adephi, 2015




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