Le BABURECENSIONI: L’Amante del Diavolo di John William Brodie-Innes


 

Pubblicato per la prima volta nel 1915, L’Amante del Diavolo di John William Brodie-Innes è uno dei romanzi più affascinanti e inquietanti del filone gotico-esoterico del primo Novecento. Ambientato nella Scozia del XVII secolo, il libro intreccia finzione letteraria e realtà storica, ispirandosi al processo realmente avvenuto contro Isabel Goudie, accusata di stregoneria. I verbali della sua confessione — tuttora conservati negli archivi del Palazzo di Giustizia di Edimburgo — costituiscono una delle testimonianze più drammatiche della caccia alle streghe europea.

La vicenda di Isabel arriva a Brodie-Innes attraverso il racconto del suo bis-bis-bisnonno, Patrick, pastore di Banff, che l’aveva udita durante un raduno ecclesiastico. L’autore riprende quelle fonti — in particolare gli atti del tribunale — per costruire un romanzo dalla forza visiva cinematografica: l’inquadratura si restringe progressivamente, dalle coste scozzesi battute dal vento fino alla fattoria di Lochloy, dove vive la protagonista con il marito John Gilbert, contadino rude e anaffettivo. Isabel, donna istruita e sensibile, sposa John solo per risarcire un debito paterno. L’unione si rivela presto una prigione fatta di incomprensione e solitudine. Per sfuggire alla monotonia, Isabel trova rifugio nella natura e nei sogni. Nella sua giovinezza aveva amato la poesia, i romanzi e le commedie di Shakespeare: un mondo di parole e passioni che ora torna a chiamarla, alimentando il desiderio di un amore autentico e travolgente.

È in questo contesto vuoto e soffocante, segnato da dura repressione emotiva e spirituale, che si insinua il Diavolo, seduttore e maestro, che riconosce in lei un potere spirituale latente. Tra i due nasce un legame di attrazione e reciproca fascinazione che travalica i confini del reale. Isabel diventa la regina della sua congrega, capace di scatenare tempeste, provocare malattie e alterare il corso del destino. Brodie-Innes dipinge con rara intelligenza la relazione tra maestro e discepola, tra luce e oscurità. Il Diavolo non è solo tentatore, ma anche educatore: guida Isabel nella comprensione della magia che assume valore in base alle intenzioni di chi la esercita. Il romanzo esplora così la dicotomia tra ragione e passione, tra conscio e inconscio, tra la quiete apparente della realtà e la vertigine dei sogni pregni delle visioni di Isabel. Esperienze oniriche segnate dalla progressiva perdita del confine tra bene e male.

In questa tensione tra razionalità e istinto si avverte anche il passaggio simbolico tra due epoche: il Seicento, ancora immerso nella superstizione, nella fede cieca e nelle credenze popolari, e il Settecento, secolo dei Lumi, che pretende di rischiarare con la ragione ogni ombra. L’Amante del Diavolo vive proprio su quella soglia, dove l’uomo non ha ancora deciso se temere o comprendere il mistero. Tutto culmina in un turbine di passioni e paure, fino alla scelta finale: abbandonarsi al Male o cercare la redenzione? 

È qui che L’Amante del Diavolo rivela la sua vera natura: non solo un racconto di stregoneria, ma un profondo percorso iniziatico, un viaggio dentro il desiderio, la libertà e la colpa. Oltre alla dimensione narrativa, il romanzo offre spunti preziosi di antropologia e folklore scozzese. Brodie-Innes, descrivendo il vestito verde indossato dalla protagonista, evoca con finezza il verde delle fate, presto conosciute anche dalla stessa protagonista in un contesto bucolico-gotico fatto di antiche rocce e paesaggi coperti di muschio. Come apprendiamo dagli studi dello storico Michel Pastoureau, il colore verde — della natura e degli spiriti magici che la abitano — assume nel testo un forte valore simbolico: dal XII secolo, di verde erano dipinti i diavoli della tradizione europea — figure ambigue, spiriti della natura e del peccato insieme. Nel Seicento, epoca in cui il romanzo è ambientato, questo colore rimanda alle dame verdi dell’Europa del Nord: creature del folklore popolare, dotate di poteri magici e di una bellezza inquietante. Figure sospese tra il mondo delle fate e quello delle streghe, incarnano perfettamente la doppia natura del personaggio di Isabel — contesa tra grazia e perdizione, tra luce e ombra. Questi riferimenti rendono il romanzo una finestra affascinante sulla mentalità e sull’immaginario del Nord Europa seicentesco, dominato dalla superstizione, dal fanatismo religioso e dal terrore dell’invisibile.

Come osserva Adriano Ercolani nella nota critica finale, L’Amante del Diavolo contiene tutti gli ingredienti del romanzo gotico: il patto diabolico, la lotta interiore, il confine incerto tra sogno e realtà, tra peccato e redenzione. Ma ciò che rende quest’opera unica è la consapevolezza esoterica che la attraversa — la percezione che dietro ogni simbolo si nasconda una verità più profonda, e che ogni tentazione possa essere anche una forma di conoscenza. 

L’edizione Venexia, curata e raffinata, restituisce pienamente l’atmosfera sospesa di questo capolavoro, rendendolo una lettura ideale in ogni momento: dalla pausa pomeridiana al silenzio notturno. Con il suo ritmo incalzante, l’intreccio serrato e la bellezza oscura dei suoi temi, L’Amante del Diavolo non è solo un romanzo d’epoca: è un’esperienza letteraria  che ci invita a guardare dentro le ombre della nostra stessa anima.









Dettagli:

Editore: Venexia Editrice

Data pubblicazione: Febbraio 2025

Formato Libro : Pag 250 - 12x18,5 cm

EAN: 9791281633032

MCR-NR:  654560


Descrizione:

La storia che segue si riferisce a una delle ondate più curiose di credenze e superstizioni che abbia mai attraversato la Scozia e narra della stregoneria nella seconda metà del XVII secolo. Isabel Goudie è realmente esistita e la storia completa della sua vita, da lei narrata volontariamente e senza intimidazioni, è riportata negli archivi del Palazzo della Giustizia a Edimburgo. Un romanzo da leggere di un fiato sulla vita di una strega giovane e bella che si innamora, ricambiata, del Diavolo.Mille peripezie dal ritmo incalzante condurranno a un finale sulla scelta tra il bene e il male. Questo romanzo dal ritmo travolgente di horror soprannaturale fu scritto nel 1915 e si basa sulle accuse di stregoneria mosse nella vita reale contro Isabel Gowdie, ritenuta colpevole di malefici vari. Isabel è moglie dell’austero contadino John Gilbert, ma la vita di campagna è noiosa e monotona per una donna giovane, bella e sensuale che sogna l’amore e l’eccitazione. A realizzare i suoi sogni arriva il Diavolo, del quale lei si innamora perdutamente.Il Re delle Tenebre la ricambia, scoprendo che i poteri spirituali della giovane donna completano perfettamente le sue stesse energie.Seguono periodi di lussuria e gioia selvaggia, ma a un certo punto Isabel dovrà scegliere tra il potere del bene e quello del male.L’autore, esperto di occultismo, ricrea il clima di anti-stregoneria e anticattolicesimo nella Scozia del XVII secolo.


L'autore:

John William Brodie-Innes (1848-1923) è stato un membro di spicco del Tempio Amen-Ra dell'Ordine Ermetico della Golden Dawn a Edimburgo. Avvocato di professione, fu membro e presidente di società bibliofile e scrisse diversi romanzi sulla stregoneria e sulla magia. Si ritiene sia stato uno degli insegnanti dell'occulto di Dion Fortune.





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